
Giovedì 22 maggio, presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano, si è tenuta la Cerimonia di inaugurazione del progetto di forestazione di nuove essenze forestali, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia, Gilberto Pichetto Fratin, e del Sindaco di Roma Capitale e Città metropolitana, Roberto Gualtieri.
Dopo il convegno con le autorità, la visita alla piantagione, presso il sito “Dogana”, interno alla Tenuta di Castelporziano.
La Tenuta presidenziale, una delle tre residenze del Presidente della Repubblica Italiana, si estende per complessivi 6000 ettari all’interno del Municipio X di Roma Capitale, ecosistema straordinario dove si incontrano boschi, dune, zone umide e macchia mediterranea in una continuità ambientale rara. Un’area naturale popolata da una moltitudine di specie animali e impreziosita da reperti storici, che comprende anche alcune storiche tenute di caccia, diventata negli ultimi anni anche un luogo di ristoro e conoscenza aperto, fruibile per tutti cittadini, con un’attenzione particolare ai più piccoli, ai più fragili e alle persone con disabilità.
Negli ultimi anni, circa 1000 ettari di pineta di pino domestico sono stati decimati da due parassiti invasivi arrivati qui a causa dei commerci globali, il cui impatto è stato aggravato dai cambiamenti climatici. Una situazione di grave crisi e una ferita aperta per un’area naturale unica e straordinaria alle porte della Capitale.
Grazie alla sensibilità del Presidente Mattarella, alla collaborazione tra il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica e la Città metropolitana di Roma Capitale, con il coinvolgimento del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, il supporto dei Carabinieri del Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari e la supervisione del Consiglio scientifico di Castelporziano, questo grande polmone verde affacciato sul mare di Roma torna a vivere.
È in corso infatti un grande intervento di restauro forestale reso possibile grazie ai finanziamenti PNRR Next Generation EU, “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano”. Un’opportunità che la Città metropolitana di Roma Capitale, soggetto attuatore dell’intervento, di concerto con l’Assessorato all’ambiente di Roma Capitale, ha voluto mettere a disposizione anche per il recupero di questo immenso tesoro boschivo e culturale di Roma.

A Castelporziano verranno riforestati 337 ettari complessivi, con la piantumazione di 337.000 nuove piante di 54 specie arboree e arbustive autoctone, delle quali ne sono state già messe a dimora circa 100.000 tra alberi e arbusti.
Il complessivo progetto di forestazione nel territorio di Roma e Città metropolitana interessa un totale di 933 ettari di territorio, suddivisi tra il Comune di Roma (628 ettari) e 18 Comuni di Città metropolitana (305 ettari), scelti tra zone urbane ed extraurbane a maggior rischio, tra cui aree soggette a procedura di infrazione per la qualità dell’aria. Terminata la piantumazione delle nuove specie vegetali, il progetto prevede una manutenzione delle stesse per i successivi 5 anni.
Una rete diffusa di 65 nuove aree boschive, quasi mille ettari di territorio e circa 1 milione di nuove piante, che contribuirà fortemente alla lotta al cambiamento climatico, alla tutela della biodiversità e al benessere delle comunità e al recupero dei paesaggi antropizzati, con un freno al consumo di suolo. Si stima che ogni ettaro di foresta, quando tutte le piante saranno cresciute a dieci anni, potrà assorbire circa 8,8 tonnellate di anidride carbonica.
Gli effetti ecologici dell’intervento a Castelporziano saranno monitorati grazie a un bellissimo progetto scientifico anch’esso finanziato con il PNRR e realizzato grazie alla collaborazione tra il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, il National Biodiversity Future Center, il CNR e altri centri di ricerca nazionali, che stanno trasformando la Tenuta in un vero e proprio “Living Lab”: un laboratorio a cielo aperto per la sperimentazione scientifica sui metodi di gestione forestale sostenibile.

Nell’ambito dell’evento, il Presidente Mattarella, il Sindaco Gualtieri e le altre personalità hanno conferito con Carlo Calfapietra, Direttore dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iret) e Responsabile Scientifico dell’Accordo tra il CNR e il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, nonche’ Focal Point italiano per l’infrastruttura di ricerca Integrated Carbon Observation System (ICOS), che conta una rete di stazioni di monitoraggio proprio all’interno della Tenuta, Silvano Fares, Direttore dell’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (Cnr-Isafom), Dario Papale, Dirigente di Ricerca presso il Cnr-Iret e Giorgio Matteucci, parte del Consiglio Scientifico della Tenuta. I ricercatori hanno anche presentato l’Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System (ITINERIS), coordinato dal CNR e finanziato dal PNRR. Il progetto, nel quale rientra anche la Tenuta, ha l’obiettivo di creare un sistema integrato di infrastrutture di ricerca ambientale in Italia, promuovendo la raccolta e l’accesso ai dati scientifici.
“Ho avuto il piacere – afferma Carlo Calfapietra – di ricordare al Presidente Mattarella che NBFC è nato nel 2022, in contemporanea con l’introduzione della parola biodiversità negli articoli della Costituzione. Grazie agli accordi tra NBFC, CNR e la Presidenza della Repubblica, abbiamo avviato i lavori per attuare una profonda trasformazione all’interno della Tenuta di Castelporziano, che sta diventando un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, un unicum a livello internazionale”.
Una bella storia di riscossa ecologica nella quale i diversi livelli istituzionali, uniti, collaborano a un importantissimo obiettivo comune, che produrrà benefici duraturi per l’ambiente e le comunità che lo vivono.
VIDEO CREDITS: Presidenza della Repubblica, Quirinale
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